Riportiamo per gentile concessione dell’autore l’articolo pubblicato sulla Gazzetta di Mantova del 1 settembre 2023 firmato Alberto Carmone.

Una delle figure più importanti della neonata Pallacanestro Mantova è sicuramente Adriano Negri. Anche se non riveste una carica ufficiale,
l’ex presidente degli Stings è stato coinvolto attivamente nel progetto nato negli scorsi mesi per mano di Gabriele Palmieri, Paolo Maggio e Gabriele Casalvieri: «L’idea di creare qualcosa di importante a Curtatone è stata quasi improvvisata, anche a causa delle tempistiche ridotte che hanno portato alla cessione del titolo di A2 – ricorda con amarezza Negri -. Per me leggere della cessione è stata una delusione
enorme. Fino alla settimana precedente si parlava di ambizioni per il campionato successivo, poi è arrivato questo triste epilogo. Mi sarebbe piaciuto essere coinvolto dalla dirigenza per capire come aiutarli a salvare la categoria, ma ciò non è successo. Poi sono stato contattato per acquisire un titolo in serie B, ma non avevo intenzione di riprendere in mano una società in tempi così brevi e senza certezze sulle risorse disponibili. Così, ho sentito Casalvieri e Stefano Filippi per portare avanti l’eredità degli Stings e da lì sono iniziati
i contatti con le forze del territorio. Casalvieri si è rivolto a Curtatone e si sono trovate subito delle soluzioni interessanti sia sulla prima squadra che sul settore giovanile. Poi sono nati i rapporti con Maggio e Palmieri,  due nuove figure disponibili a portare avanti il progetto
a lungo termine. Se fossero stati coinvolti anche prima forse avrebbero dato un contributo per salvare la A2».
Negri sottolinea che il suo coinvolgimento non è “ufficiale”: «Non ho una carica specifica. Sono preso dal mio lavoro e non riesco a dedicare troppe energie. In ogni caso, ho cercato di dare indicazioni e consigli e di trasmettere loro il mio entusiasmo». Un elemento importante
della collaborazione tra Pallacanestro Mantova e Jb Stings riguarda il settore giovanile: «Creare un’Academy era uno degli obiettivi principali. Curtatone ha già una struttura avanzata e ciò permette di alimentare il progetto. È anche vero che sarà un anno zero, poi la prossima stagione ci saranno tante iniziative».
È arrivata anche la risposta degli sponsor: «Filippi sta ricevendo riscontri positivi dal territorio – prosegue Negri -. La gente ha accolto con entusiasmo il progetto, anche perché ci sono ambizioni importanti. L’obiettivo è disputare un campionato di vertice e provare ad andare in serie B già quest’anno per dare entusiasmo. C’è un gruppo di giovani con grandi qualità, poi Ammannato e Reati possono darci garanzie in questo roster».
Negri torna così nel basket dopo un anno vissuto da spettatore: «Per me è stata una novità negativa, soprattutto all’inizio della stagione passata. Mi dispiaceva non avere un ruolo decisionale e non poter dire la mia. Visto il rapporto coi soci rimasti, mi sarei aspettato un maggior coinvolgimento in alcuni frangenti. Vedendo i risultati preoccupanti ho espresso le mie amarezze a diverse persone dando anche
dei consigli, che sono stati disattesi. La polemica sui simboli Stings? Una società che decide di terminare l’attività dovrebbe lasciare libero l’utilizzo di questi simboli, anche perché sono nati 30 anni fa a Poggio Rusco. La Pallacanestro Mantovana è stata una conseguenza di un lungo percorso di radicamento sul territorio. Sono stato consultato dalla nuova proprietà e ho espresso il mio parere favorevole in quanto fondatore e ideatore degli Stings. Ricordo che questo club ha un’eredità importante, con vittorie di campionati e tornei. Per me hanno un valore affettivo e mi piacerebbe riottenerli, mi dispiacerebbe che venissero dimenticati.».