Vittoria da leggenda per la Staff Mantova che (priva dell’infortunato Anthony Miles), per la prima volta nella sua storia, sbanca il PalaDozza per 77-73 e si rilancia per la corsa alla salvezza.
Partenza solida da parte degli Stings che reggono bene l’urto in difesa contro Aradori e Thornton. In attacco, Cortese è tra i più ispirati e con le sue giocate spinge gli Stings al vantaggio sul 7-5 dopo tre minuti. La Fortitudo prova a imporsi, ma sotto canestro si scontra con una difesa molto attenta da parte dei biancorossi. Col passare dei minuti, la Staff prende fiducia nei propri mezzi e riesce subito a riportarsi in vantaggio al primo sorpasso della Fortitudo effettuato grazie a Italiano. Ancora Cortese e Calzavara danno l’allungo agli Stings sul 18-14. Bologna spreca a cronometro fermo e nell’ultima azione del quarto Calzavara mette la bomba del 23-16.
La Staff continua a crescere anche nel secondo quarto. Il protagonista dell’avvio di secondo periodo di gioco è Veronesi, pericoloso sia dalla lunga distanza che dentro l’area. Sul +8 di Mantova, Bologna s’innervosisce, mentre i biancorossi continuano a macinare buon gioco tenendo alta l’intensità nella propria metà campo. Il tassametro continua a correre per gli Stings che raggiungono un clamoroso +19 con la bomba di Criconia (20-39 al 15’). Aradori e Panni guidano la carica per la Fortitudo, ma la Staff è tonica e non permette ai padroni di casa di riaprire l’incontro.
Un ispiratissimo Cortese (15 punti nei soli primi 20 minuti) guida i virgiliani su un clamoroso +21, poi il libero di Aradori manda le squadre negli spogliatoi sul 28-48.
Pronti, via e arriva subito il canestro da tre punti di Thornton che fa capire come il secondo tempo sarà diverso dal primo. La reazione di rabbia di Bologna prosegue con Aradori e Barbante che rimettono i biancoblù a -14 (37-51 al 24’). La Staff fatica a esprimere la fluidità offensiva dei primi venti minuti e il quarto fallo fischiato a Calzavara peggiora ulteriormente le cose. Grazi alla bomba di Criconia e al canestro da sotto di Iannuzzi, comunque, gli Stings tengono sul 41-56 al 26’. Una nuova fiammata della Effe vale il -12, poi una disattenzione difensiva favorisce l’ingresso in area di Panni per il comodo layup del -10 (49-59 al 29’). Al rientro dal timeout chiamato da coach Zanco, la gara si scalda ancora di più: il tecnico fischiato alla Fortitudo provoca il libero di Cortese, poi una giocata personale di Veronesi vale il 49-62 al 30’.
In avvio di ultimo quarto la Fortitudo ritorna completamente in partita. Sulla spinta del PalaDozza, Bologna accorcia fino a- 7 (57-64 al 33’) costringendo coach Zanco a chiamare nuovamente il minuto di sospensione. È ancora Cucci a segnare per i suoi e a portare la Effe al clamoroso -2 (62-64), ma nel momento di maggiore sofferenza la Staff ritrova sé stessa. Altri due tecnici fischiati a Bologna (tra cui il secondo a Cucci, espulso al 35’) infiammano l’ambiente, ma permettono a Mantova di andare sul 62-70 al 36’. La Fortitudo non molla ancora e si riporta a un punto di distanza a 90 secondi dal termine, con gli Stings che devono rinunciare a Veronesi e Cortese, entrambi usciti per il quinto fallo. Bologna manca l’aggancio fallendo i tiri liberi decisivi, mentre Ross fa 3/4 nel finale. Sull’ultima azione il tiro di Aradori è troppo lungo: i tifosi degli Stings possono esplodere di gioia!
Domenica 26 febbraio, la Staff tornerà alla Grana Padano Arena per uno scontro salvezza contro Chiusi.
Coach Zanco: “C’è tanta soddisfazione, abbiamo vinto una partita fondamentale per il morale della squadra. Venivamo da quattro sconfitte di fila e non è ovviamente facile vincere davanti ad un pubblico di questo tipo. Siamo stati bravi a impattare bene la gara nei primi due quarti e siamo rimasti concentrati nel momento in cui la Fortitudo si è rifatta sotto. Così possiamo continuare a sperare nella salvezza diretta.
Poi è chiaro, abbiamo commesso qualche errore nella ripresa che poteva costarci caro, ma era normale attendersi un ritorno di fiamma da parte di Bologna. Abbiamo sofferto tanto sui pick&roll sull’asse Fantinelli e Thornton e abbiamo concesso dei rimbalzi sanguinosi in attacco che potevano costarci caro. È vero anche che la presenza di un quintetto atipico più robusto fisicamente (vista l’assenza di Miles) ci ha dato un importante vantaggio contro una squadra come la Effe. Ed è arrivato un contributo importante da parte dei nostri giocatori sotto canestro”.
Antonio Iannuzzi: “E’ stata una gara complicatissima, ma ci tenevamo tanto a portare a casa i due punti. Siamo riusciti a trasformare la carica del PalaDozza in energia, quasi per 40 minuti. Onestamente, nel finale siamo un po’ calati, ma anche nei minuti cruciali siamo stati bravi a gestire la gara. Siamo rimasti uniti come squadra, è stato l’elemento più importante di questa partita. Ci siamo coinvolti e cercati tanto, è la dimostrazione che questo gruppo può essere pericoloso contro ogni avversario in questo campionato. Adesso ci aspettano altre due partite tostissime: con Chiusi e Ravenna servirà ancora più fame di vincere”.
Fortitudo Flats Service Bologna – Staff Mantova 73-77 (16-23, 12-25, 21-14, 24-15)
Fortitudo Flats Service Bologna: Aradori 20 (2/3, 3/6), Fantinelli 14 (6/8, 0/3), Cucci 12 (3/6, 1/1), Thornton 7 (0/2, 2/5), Barbante 7 (3/8, 0/0), Italiano 7 (2/5, 1/4), Davis 4 (2/4, 0/1), Panni 2 (1/1, 0/3), Niang ne, Natalini ne, Biordi ne, Bonfiglioli ne. Coach: Dalmonte.
Tiri liberi: 14 / 28 – Rimbalzi: 27 7 + 20 (Aradori, Fantinelli 7) – Assist: 12 (Fantinelli 6)
Staff Mantova: Cortese 23 (4/8, 3/10), Ross 12 (3/5, 1/3), Veronesi 11 (2/7, 1/7), Iannuzzi 10 (4/7, 0/0), Calzavara 7 (1/1, 1/5), Criconia 6 (0/0, 2/5), Janelidze 4 (2/3, 0/1), Morgillo 4 (2/4, 0/0), Vukobrat ne, Miles ne.
Tiri liberi: 17 / 21 – Rimbalzi: 42 13 + 29 (Iannuzzi 10) – Assist: 8 (Calzavara 3)
Arbitri: Lucotti, Capurro e Bertuccioli